Nella testa di Luca
Erano passate due settimane da quando avevo incontrato quella ragazza nelle
scale del palazzo del dentista. Ed ero totalmente preso da lei. I suoi occhi
erano incredibili. Semplici occhi, mi potreste dire voi, ma no…sono così dolci
e impauriti allo stesso tempo, che non mi rendo conto del perché io ne sia così
rapito. Sono rapito dal profumo della sua pelle, dalla morbidezza del suo seno,
che Dio, vorrei sfiorare. Non mi sentivo così invaghito, così preso, così
emozionato per una ragazza da non so quanto tempo. Vorrei non essere così teso
per l’uscita di oggi, ma lo sono. E non nel senso che vorrei. Sono in ansia
perché non voglio rovinare nulla, voglio una chance di avere una relazione
stabile stavolta e forse la mia testa sta solo andando avanti perché ho paura.
Ma lei mi è sembrata così felice quando le ho chiesto il numero di cellulare e
anche quando ha risposto al mio messaggio sembrava contenta. Spero tanto di
riuscire a essere me stesso.
Lei sembra così indifesa e così bisognosa di affetto, così insicura e alla
ricerca di stabilità. Spero di non sbagliarmi. Andrò a prenderla con la macchina
del notaio, tanto le ho chiesto di uscire per un’ora e devo riandare allo
studio di Marchi dopo due ore. Almeno non ho il mio vecchio catorcio. Voglio
fare bella figura e sentirmi sicuro e poi parlarle del mio lavoro di autista
privato potrebbe darmi qualche punto ai suoi occhi. Una bella macchina colpisce
sempre le donne.
Nessun commento:
Posta un commento