Capitolo 8

Invecchierò con te, mano nella mano



Ho dato retta a Martina, ve la ricordate? Sì, la mia amica e collega del call center. Lei mi ha detto di dare una possibilità a Luca, per spiegarsi. Per spiegarmi perché mi ha sempre mentito ed è saltato fuori che la colpa è stata di entrambi. 

Mia per essermi fatta i castelli in aria su un ragazzo ricco, e sua per avermi assecondato per paura di perdermi. 

Abbiamo parlato tanto quella sera di fine gennaio. Abbiamo pianto, ci siamo gridati contro, abbiamo esternato - qualche volta a fatica - le nostre reciproche paure. 

Ci siamo dati un'altra possibilità.

Ma ho capito una cosa molto importante da tutta questa storia: non si riesce ad amare un'altra persona totalmente sinché non ci si ama per primi. L'amor proprio io lo confondevo con l'orgoglio, con il sovrastimare me stessa. Sì, sapevo di amare Luca, ma quanto amavo me stessa?

E le mie paure si nutrivano proprio di questo. E lo stesso lui. Meno mi amavo, più le paure saltavano fuori, aggredendomi e rendendomi fragile. Ma nella fragilità, proprio quando cadi e ti fai male e hai perso tutto ciò che amavi, ti rendi conto che non sei da sola. Ci sei tu per te stessa. E questo amore non può essere dissolto. Allora sollevi la testa, cerchi di capire le reazioni degli altri, ti metti nei loro panni, perdoni e soprattutto fai un esame di coscienza. Perdoni i tuoi errori, perdoni le tue fragilità e perdoni tutti i momenti in cui ti sei data addosso sino a sprofondare e annullarti. 

Per questo sono ripartita da me. Ho perdonato me stessa, mi sono presa per mano, e mi sono risollevata. Mi sono amata, mi sono detta tutto quello che avrei voluto sentirmi dire dalle persone che amo, e ho capito allora che solo amandomi, posso amare gli altri. 

Non potendo prevedere le reazioni di Luca, ho deciso di incontrarci per parlare, e lui era arrivato alle mie stesse conclusioni. 

Abbiamo deciso di ricominciare, mettendo al primo posto noi stessi per camminare insieme in questo groviglio di ostacoli che è la vita. Più forti di prima. E con la consapevolezza che quel detto "ama il prossimo tuo come te stesso", significa proprio questo. Non lo avevo mai capito. Troppo spesso siamo presi dalle cose quotidiane e diamo per scontati noi stessi, pensando agli altri e alle aspettative per le quali pensiamo di dover essere all'altezza. Ma dimentichiamo noi stessi e così entriamo in conflitto con gli altri. Partiamo da noi stessi, attiriamo le buone vibrazioni, concediamoci di sbagliare, concediamoci di perdonare tutti quei momenti in cui siamo critici con noi stessi. Vogliamoci bene e non vergogniamoci di farlo o esserlo. La rabbia, il bullismo, l'ostilità delle persone nascono dalla mancanza di amor proprio. Siate in pace con voi stessi e potrete scoprire quanto siete belli, quanto l'amore e le attenzioni che cercate sono esattamente lì dentro di voi. Amatevi voi per primi, e gli altri vi vedranno in quello stesso modo. E tra mille anime, troverete quella compatibile con la vostra. Come io ho trovato Luca, dopo aver cercato e trovato me stessa. 

Buon San Valentino a tutti voi,

Nina.

                                                                         Fine 

2 commenti:

  1. Gran bel finale : viva l’amore puro e sincero tutti i giorni dell’anno!

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